Al Museo Etnografico fa capo un nucleo di epitaffi, sovrapporte, stemmi, lapidi… realizzati in marmo, pietra e ardesia che provengono da edifici religiosi e civili della città. La maggior parte dei manufatti lapidei decorava chiese distrutte come quella del convento delle Clarisse, o che hanno cambiato destinazione d’uso come la Chiesa di San Francesco Grande, oggi all’interno delle mura dell’Arsenale della Marina Militare e sede dell’arma dei Carabinieri; volute e vasche arricchivano gli eleganti palazzi cittadini. Gli stemmi e le insegne abbellivano e identificavano le facciate di edifici pubblici come l’orfanotrofio.
In questa sezione sono inseriti anche molti degli oggetti donati negli anni dalle famiglie spezzine che ci riconsegnano frammenti della vita quotidiana cittadina a cavallo tra Ottocento e Novecento: abbigliamento (soprattutto femminile e infantile), suppellettili delle case borghesi, libri, fotografie…
Di particolare interesse è la sezione dei fogli volanti otto-novecenteschi delle canzonette carnevalesche che rappresentano una delle poche testimonianze scritte del dialetto spezzino.
Canzonetta del Carnevale, 1894 | Accessori da signora, inizio secolo XX | Insegna da orfanotrofio cittadino, secolo XIX |