Oggetti veri, usati, poveri magari, ma sempre autentici. Queste le parole di Malcolm Edwards che nel 1990, Senior Lecturer of Ethnography della University of Michigan, partecipò all’evento che fece conoscere al grande pubblico la sezione extraregionale del Museo Civico della Spezia: EXOTICA. La mostra temporanea esponeva oggetti provenienti da Africa, America, Asia e Oceania, giunti alla Spezia grazie a esploratori, marinai, studiosi e viaggiatori.
Raccolti come dati etnografici, bottino di guerra o semplice curiosità questi manufatti servivano a dare testimonianza dell’incontro con culture lontane con cui a vario titolo si era venuti in contatto. Nell’arco di poco meno di cento anni, dal 1845 al 1936, armi bianche, ornamenti, utensili di uso comune, suppellettili, immagini fotografiche furono acquistati, trafugati o ricevuti in dono e, successivamente, entrarono a far parte della ricca collezione museale spezzina.
Il missionario Emanuele Castrucci da Vernazza, l’illustre geologo Giovanni Capellini, il blasonato conte Giulio della Torre, il conservatore Giovanni Podenzana, il tenente Egidio Garrone sono solo alcuni dei nomi dei benefattori. Grazie a queste persone oggi le collezioni civiche vantano rari ornamenti delle tribù amazzoniche Jivaro e Zaparo, manufatti delle tribù Ponca e Omaha della regione delle grandi pianure in Nord America, pugnali rituali della tradizione indonesiana, preziosi elementi della toeletta femminile giapponese, fotografie degli ultimi indigeni tasmaniani, una rarissima maschera Malangan della Nuova Irlanda…
Attualmente le collezioni extraeuropee sono conservate nei depositi del Museo e vengono messe a disposizione degli studiosi che ne facciano motivata richiesta; inoltre, ciclicamente, sono allestite esposizioni temporanee che permettono al materiale di essere fruito dai visitatori.
Elenco dei maggiori Collezionisti e delle Collezioni
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Emanuele Castrucci | Giovanni Capellini | Giovanni Podenzana |